Come si legge un libro a un bambino piccolo?
A ogni età corrispondono capacità e competenze diverse: nella scelta e nella lettura di un libro bisogna tenerne conto
29.08.2016 – Annalisa Perino, formatrice montessoriana, Biella
Il libro è un oggetto prezioso, al cui fascino ci si affeziona precocemente. Custode di storie, fonte di suggestioni, creatore di mondi lontani, ispiratore di novità, di parole, di immagini, di sensazioni, di emozioni e di informazioni. Il libro si sfoglia, si annusa, si apre, si chiude, a volte si assaggia… se poi ci sono finestrelle, buchi, superfici di vari materiali le esperienze possibili si moltiplicano.
Il libro, a differenza di un cartone animato, non è un prodotto preconfezionato, ma può regalare a un certo bambino, in un dato momento, un’esperienza unica e irripetibile. Può essere letto, sfogliato e guardato da soli o in compagnia di un altro bambino o di un adulto. In ogni occasione si guadagna qualcosa di diverso e speciale. In un libro si possono saltare le pagine, leggere le stesse parole o guardare la stessa immagine mille volte, soffermarsi su certi particolari e tralasciare ciò che non interessa.
Lo stesso libro, letto a pochi mesi di distanza, può mostrarci quanto e come il nostro bambino sia cresciuto e cambiato! Quando un piccolo ci chiede di leggergli un libro (o siamo noi a proporglielo) teniamo a mente come gestire al meglio quest’esperienza perché possa apprendere, o consolidare delle competenze.
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